Ricerche invane e prive di alcun risultato, quelle messe in atto dalle autorità malesi e indiane finora; le quali decidono di sospendere le ricerche del Boeing 777 per fare il punto della situazione e allargare gli orizzonti delle alternative possibili di azione.
Nella giornata di ieri il ministro dei trasporti malese, in una conferenza stampa a Kuala Lumpur, annuncia di voler concentrare gli sforzi delle ricerche non solo sull’equipaggio di bordo e sui passeggeri dispersi, ma anche e soprattutto, sul personale di terra composto da tecnici e ingegneri; figure a stretto contatto con i velivoli in volo. Il ministro prosegue, annunciando di voler estendere il campo delle ricerche a 25 Paesi; i quali dovranno collaborare con le autorità malesi e indiane. Intanto la Francia ha inviato 3 agenti speciali per seguire le operazioni di ricerca; i quali, da lunedì, saranno affiancati dai colleghi americani.
Profonda solidarietà profusa da Papa Francesco, in occasione dell’Angelus di oggi, ai passeggeri e all’equipaggio rimasti prigionieri in quel velivolo di cui si sono perse le tracce.