Ha combattuto con le unghie e con i denti, riuscendo a sopravvivere per mesi a un colpo d’arma da fuoco che però, anche se a due anni di distanza, le ha stroncato la vita: nelle scorse ore si è infatti spenta l’agente Sissy Trovato.
Maria Teresa Trovato Mazza, “Sissy” per tutti gli amici, era la poliziotta penitenziaria trovata ferita, due anni fa, con un colpo di pistola alla testa in un ascensore di un ospedale di Venezia.
In un primo momento si era pensato a un tentativo di suicidio, ben presto accantonato a favore dell’ipotesi d un tentato omicidio, ma ad oggi le indagini non sono ancora riuscite a chiarire chi le abbia sparato, né quale fosse il movente.
Originaria di Taurianova, in provincia di Reggio Calabria, lavorava nel carcere femminile della Giudecca, a Venezia ed aveva 28 anni.
Il suo assassino ha mirato alla testa, quindi con l’intento di ucciderla, e fin dai primi istanti le sue condizioni erano parse disperate.
“La sua scomparsa dopo due anni di agonia e sofferenza è una notizia tristissima che addolora profondamente tutti, familiari, amici e l’intera Amministrazione della quale faceva parte“, si legge in una nota del capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, Francesco Basentini:
“Mi auguro che la stessa determinazione con la quale Sissy ha dimostrato di voler rimanere aggrappata alla vita sia da sprono per l’accertamento della verità, e venga fatta finalmente piena luce su quanto accaduto“.