Si sa che la Sanità Pubblica italiana è famosa per gli sperperi e le spese pazze, giustificate o meno che siano.
Pochi mesi fa si era alzato un polverone per la scoperta di come gli stessi medicinali o attrezzature fossero vendute a prezzi e tariffe diametralmente opposte a una struttura piuttosto che ad un altra: se un asl pagava una protesi all’anca 284 euro, un altro ospedale poteva pagarne fino a 2500 euro.
Sembra che questa spinosa questione sia stata finalmente risolta: l’Osservatorio dei contratti pubblici ha messo a punto una tabella di riferimento che stabilisce 116 prezzi di riferimento di 69 principi attivi di uso ospedaliero.
L’elaborazione della tabella, si legge sul sito dell’Osservatorio, ha seguito un lungo e complesso iter, iniziato nel 2013, mentre la rilevazione si è svolta nei mesi di aprile/maggio 2014.
A breve l’Osservatorio fisserà i “giusti prezzi” anche per i dispositivi medici e per i servizi di pulizia, lavanderia e ristorazione.