Per lo specialista individuato dalla Procura di Rimini le ferite sul corpo di Marco Pantani sono compatibili con l’autolesionismo. Affida a 62 pagine, lo specialista Franco Tagliaro, il risultato delle sue indagini sul corpo del ciclista. Sul cadavere del Pirata non c’erano segni di difesa, ma ferite autolesionistiche dovute ad un delirio per cocaina.
A dieci anni dalla morte del grande campione sua madre chiede chiarezza la madre del Pirata, la signora Tonina, non ha mai creduto alla morte del figlio per un’overdose. Troppi misteri su una scomparsa tragica e inaspettata. La madre di Marco Pantani ha più volte dichiarato che “conoscere la verità è un suo diritto”. Nelle scorse settimane si era ventilata l’ipotesi che il grande campione del ciclismo italiano fosse morto a causa di un complotto. Per la signora Tonina il grande Marco fu ucciso. Per l’esperto della Procura invece le lesioni sul corpo sono compatibili con l’autolesionismo.